Gli esperti di PGIM Fixed Income spiegano le quattro implicazioni del mercato della politica monetaria più aggressiva annunciata dalla Fed e non escludono che i rendimenti a lungo termine siano vicini al picco
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Nell’ultima riunione il FOMC, l’organismo della Federal Reserve incaricato di agire sui tassi USA, ha aumentato il saggio sui Fed Funds di 75 punti base (+0,75%). In parallelo ha innalzato in modo aggressivo il percorso previsto per il tasso ufficiale nei prossimi anni provocando un aumento dei rendimenti obbligazionari a breve, un calo dei prezzi delle azioni ed un ampliamento degli spread del credito. Tuttavia la Fed, fanno notare Ellen Gaske, PhD, CFA e Robert Tipp, Portfolio Manager del fondo PGIM Absolute Return, potrebbe essere vicina alla fine del ciclo di rialzo come pure i rendimenti a lungo termine, che sono scesi dopo la riunione e che potrebbero essere vicini al picco.
LE QUATTRO IMPLICAZIONI DEI MERCATI
I due manager, nonostante le tante incertezze ancora sul tavolo, arrivano a queste conclusioni analizzando quattro punti, il primo dei quali riguarda i rendimenti a lungo termine vicini al “picco” del ciclo. E’ vero, ammettono, che la parte finale della curva dei tassi USA ha registrato un drammatico riprezzamento fino a mercoledì 21 settembre ma sono stati solo sfiorati nuovi massimi di rendimento rispetto a metà giugno. A frenarne l’impeto hanno contribuito sia le componenti dell’aspettativa di inflazione (breakeven) che quelle del rendimento reale. “A meno di una maggiore rivalutazione della traiettoria della Fed, i tassi a lungo termine potrebbero già trovarsi su quelli che risulteranno essere i livelli massimi di questo ciclo” riferiscono Gaske e Tipp…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.