Il Bond Bulletin del team Global Fixed Income, Currency and Commodities di J.P. Morgan AM analizza il mercato del debito di Londra e la reazione della Bank of England, per ora posizionamento prudente
Sebbene le valutazioni e i rendimenti obbligazionari del Regno Unito possano sembrare interessanti, non è ancora il momento di investire in quanto la volatilità permane elevata. Per trarre vantaggio dal livello dei rendimenti serve un vero “circuit breaker”, ad esempio che il governo dimostri come ridurrà la pressione fiscale prevista, il che potrebbe essere imminente. Sono tuttora presenti alcune opportunità relative value, ma le recenti turbolenze nel mercato dei Gilt ricordano che gli investitori devono prestare attenzione alla liquidità. In questo momento sembra più prudente una strategia di posizionamento modo tattico sui titoli di Stato del Regno Unito che concentri gli investimenti obbligazionari in regioni dove la volatilità è minore.
COSA ACCETTANO I MERCATI E COSA NO
Sono le indicazioni del Bond Bulletin settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management dal titolo “Regno Unito: non soffia un buon vento”, che esamina gli ultimi avvenimenti e le opportunità che potrebbero emergere per le obbligazioni britanniche. Il Regno Unito è finito sotto i riflettori dopo l’annuncio di tagli fiscali finanziati in debito, seguito dall’intervento della Banca d’Inghilterra e poi dalla marcia indietro del governo di Londra. Il Bond Bulletin sottolinea che i mercati possono anche accettare maggior spesa pubblica per a contrastare la crisi dell’energia, ma non sono disposti a tollerarla se volta a stimolare un’economia già preda di un’inflazione elevata…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.