LGIM preferisce tenere le distanze da una Cina con un uomo solo al comando

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Erik Lueth, Global Emerging Market Economist, analizza le mosse di Xi Jinping per assicurarsi un gruppo di fedelissimi ai vertici politici ed economici e non si unisce all’ottimismo per la possibile uscita dai lockdown

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Dopo la conclusione del Congresso cinese che ha incoronato Xi presidente e commander in chief per altri cinque anni, aprendo la strada a un possibile mandato a vita, gli investitori non sembrano aver apprezzato. Il renminbi scambiato offshore è sceso mentre l’indice delle società cinesi quotate a Hong Kong ha fatto un tonfo, anche se poi ha recuperato qualcosa, ma resta vicino ai minimi di 13 anni. Una caduta che comunque non rappresenta un’occasione di ingresso, in quanto riflette prospettive di crescita comunque deboli a medio termine. Intanto arrivano segnali che Pechino potrebbe abbandonare la linea Zero-Covid nel secondo trimestre del 2023. In circostante normali, LGIM avrebbe partecipato all’euforia per la vicina riapertura, ma le implicazioni di lungo termine del Congresso la tengono in finestra.

POSSIBILE IMPATTO DI MERCATO

Erik Lueth, Global Emerging Market Economist di LGIM, analizza il possibile impatto di mercato del 20esimo Congresso del Partito Comunista Cinese partendo dalla fotografia dell’episodio che ha visto l’ex Presidente Hu Jintao scortato fuori davanti a oltre 2.000 delegati, con l’agenzia di Stato Xinhua che ha citato motivi di salute. In ogni caso una drammatica rottura rispetto alla tradizione di perfette coreografie, e non è stata l’unica. Il Congresso ha confermato Xi Jinping per 5 anni ma tutti i suoi uomini si sono mossi come se avesse ricevuto un mandato a vita e il nuovo assetto del Politburo indica anche altre svolte cruciali, sottolinea Lueth…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.