In arrivo il condono per investimenti in cripto non dichiarati al Fisco italiano

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Nella bozza della manovra spuntano nuove norme fiscali sulla tassazione delle cripto-attività. Chi non ha indicato i proventi l’anno scorso avrà la possibilità di mettersi in regola pagando una sanzione allo 0,5%

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Tra le novità della legge di bilancio, ci sono anche novità per la tassazione delle criptovalute. Nello specifico, sulle attività con criptovaluta si applica l’imposta sostitutiva del 14%. La novità sarà in vigore dal 1° gennaio 2023. Ma spunta anche l’ipotesi di una sanatoria per chi non le ha dichiarate nel quadro RW del modello dei redditi.

IMPOSTA SOSTITUTIVA AL 14%

Fino ad oggi in Italia, sulle criptovalute c’era un vuoto normativo. Nella legge di bilancio, il governo cerca di superarlo, mettendo un po’ di ordine in un settore in cui regnava molta confusione. Finora, infatti, per prassi l’Agenzia delle entrate ha equiparato le valute virtuali a quelle estere, assoggettando le conversioni all’imposta del 26%. L’imposta sostitutiva può essere rateizzata fino a un massimo di tre rate annuali di pari importo dal 30 giugno 2023. Sulle rate successive alla prima gli interessi sono al 3% annuo…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.