Perché Occidental, Exxon e gli energetici sono in rosso?

Petrolio ai minimi e titoli energetici in ritirata. Il Covid in Cina pesa sul settore.

Perché Occidental, Exxon e gli energetici sono in rosso?
1' di lettura

I titoli energetici e di settori affini si stanno ritirando bruscamente lunedì, mentre il petrolio langue vicino al minimo dell’anno.

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Cosa è successo

Il greggio WTI è sceso del 3,15% a 73,88 dollari al barile, dopo essere sceso a un minimo infra-giornaliero di 73,61 dollari all’inizio della sessione. Il petrolio viene scambiato al livello peggiore dal 27 dicembre 2021.

Il catalizzatore al ribasso in questo momento è la situazione in Cina, che ha ridotto le prospettive sulla domanda della materia prima. I casi di COVID-19 in Cina sono aumentati in prossimità del picco dell’aprile 2022, quando Shanghai è stata completamente chiusa. In questo contesto, il governo ha continuato ad attuare rigidi protocolli, suscitando malcontento e proteste pubbliche.

Sotto lockdown le aree che rappresentano circa il 20% del PIL cinese, ha riferito Oil Price.com, citando le stime di Nomura. Questo probabilmente peserà sulla domanda di petrolio.

Nel trading pre-market di lunedì, lo United States Oil Fund LP (NYSE:USO) è crollato del 3,46% a 64,44 dollari, secondo i dati di Benzinga Pro.

Tra i singoli titoli

  • La società di servizi ai giacimenti petroliferi Schlumberger Limited (NYSE:SLB) è scesa del 2,50% a 49,56 dollari.
  • Occidental Petroleum Corp. (NYSE:OXY) ha perso il 2,49% a 68,53 dollari.
  • Exxon Mobil Corp. (NYSE:XOM) è scesa del 2,22% a 110,70 dollari.
  • Petrobras Brasileiro S.A. (NYSE:PBR) ha perso l’1,94% a 10,10 dollari.
  • Chevron Corp. (NYSE:CVX) è scesa del 2% a 180,02 dollari.

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