Mutui, ecco perché ora il tasso fisso torna a essere meglio del variabile

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La Bce alza ancora di 50 punti base i tassi di interesse e aumenta anche l’Euribor, il parametro usato per calcolare la rata del mutuo variabile. L’Eurirs, il riferimento per il tasso fisso, è oggi più basso

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La Banca centrale europea ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 2,50%, al 2,75% e al 2,00%, con effetto dal 21 dicembre 2022. Di conseguenza, anche la rata del mutuo diventa più cara. In questo scenario, per chi deve sottoscrivere un nuovo finanziamento per l’acquisto di casa, potrebbe essere più conveniente optare per un tasso fisso.

I TASSI DI RIFERIMENTO PER I MUTUI

I finanziamenti finalizzati all’acquisto di una casa, con il tasso variabile, hanno come riferimento l’Euribor. “Tende a cambiare sulla base delle aspettative dei tassi Bce, ma non è detto che lo faccia in misura uguale”, commenta Ivano Cresto, Managing Director prodotti di finanziamento di Facile.it. “Per capire quindi come varieranno nel concreto le rate dei mutuatari, bisognerà aspettare di vedere come l’indice si muoverà rispetto alle decisioni della Banca centrale”. I mutui a tasso fisso, invece, hanno come parametro di riferimento l’Eurirs...

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.