AllianzGI: cosa ha insegnato la guerra su transizione green e sostenibilità

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Matt Christensen, Global Head of Sustainable and Impact Investing, prevede che che le strategie ESG diventeranno più raffinate per allineare più strettamente la sicurezza energetica alle ambizioni climatiche

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La portata globale del conflitto in Ucraina è stata ampia e rivelatrice con implicazioni globali di vasta portata sull’economia “Just in Time”, sulle politiche e su concetti di sostenibilità che apparivano collaudati. Tra le “lezioni” apprese spicca la necessità di accelerare l’accesso a fonti energetiche alternative pulite ed economicamente accessibili. Matt Christensen, Global Head of Sustainable and Impact Investing, di Allianz Global Investors, sottolinea che per sostenere le ambizioni dell’energia pulita è necessario un ripensamento fondamentale delle modalità di approvvigionamento di metalli e minerali strategici.

L’IMPORTANZA DEI METALLI DI RUSSIA E UCRAINA

La Russia è un importante produttore di metalli di base e l’Economist Intelligence ha stimato che Paesi che rappresentano oltre il 77% del Pil mondiale abbiano importato quantità significative di almeno un metallo di base dalla Russia o dall’Ucraina. L’energia pulita dipende dal nichel, di cui la Russia è il maggior produttore mondiale, ma anche la Cina è importante per minerali come il litio e le terre rare. L’unico modo per soddisfare in modo sostenibile la domanda di materie prime derivante dall’energia pulita in futuro, secondo l’esperto di AllianzGI, è il riciclaggio efficiente dei prodotti elettronici,”e-waste”…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.