Nel commento a cura di Ugo Lancioni, Head of Currency Management di Neuberger Berman, si esaminano le possibili conseguenze di una ulteriore stretta dei tassi
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La testimonianza di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve (FED), ha avuto un impatto immediato sui mercati e potrebbe causare un periodo di maggiore volatilità sia nel breve che nel medio termine. Dopo le dichiarazioni del presidente della FED, i dati sui “non farm payroll” di venerdì prossimo e il rapporto sull’inflazione della prossima settimana acquisiscono ulteriore importanza. Il mercato ha immediatamente scontato il rischio di una stretta monetaria più aggressiva, portando al 50% la probabilità di un aumento di mezzo punto dei tassi dei Fed Funds previsto per il meeting di Marzo. Fino a poche settimane fa il mercato si attendeva un incremento dei tassi di soli 25 punti base.
IL POSSIBILE RIALZO DI 50 PUNTI
Se il recente trend positivo dell’occupazione americana e se i dati dell’inflazione saranno sopra le attese degli analisti, è presumibile che il mercato possa anticipare un rialzo di 50 punti base già nei prossimi giorni. In ogni caso, anche se la FED alzasse i tassi di soli 25 punti base, il mercato dovrà inevitabilmente tenere conto del rischio di una stretta monetaria più decisa dopo la testimonianza di ieri…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.