Generali Investments: prudenza sugli asset a rischio, Treasury USA buona copertura

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Vincent Chaigneau, Responsabile Ricerca di Generali Investments, sottolinea che la crisi affrontata dalla Silicon Valley Bank e dalla Signature Bank è dettata da una classica corsa agli sportelli, seppur avvenuta nell’era digitale

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Gran parte del rischio collegato al collasso della Silicon Valley Bank e alle difficoltà delle banche regionali USA sembra idiosincratico, in quanto le attività ad elevata duration e l’esposizione al settore tecnologico hanno reso le banche particolarmente vulnerabili al forte aumento dei tassi. Ma, con quasi il 90% dei depositi bancari interessati non protetti dalla Federal Deposit Insurance Corporation, il rischio di contagio era ancora elevato, tanto da indurre la Fed e il Tesoro degli Stati Uniti a intervenire con un nuovo generoso programma di sostegno alla liquidità e con l’estensione della protezione ai grandi depositanti di tutte le banche.

VERSO UNA MAGGIOR CONCENTRAZIONE DEI DEPOSITI NELLE GRANDI BANCHE

Vincent Chaigneau, Responsabile Ricerca di Generali Investments, sottolinea che si tratta di un passo importante per contenere la crisi del mercato ed evitare che si riversi sulle istituzioni sane, pur sollevando ancora una volta preoccupazioni di ‘rischio morale’ per il futuro. Secondo Chaigneau, la crisi creerà ulteriori ostacoli al sistema finanziario statunitense, accendendo la battaglia per i depositi bancari, nel contesto di un’intensa concorrenza da parte dei fondi del mercato monetario, e portando a una maggiore concentrazione dei depositi a favore delle grandi banche, limitando l’erogazione del credito all’economia in generale…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.