L’Ue boccia il prestito ponte per Alitalia: “Lo Stato recuperi 400 milioni”

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Secondo la Commissione europea il prestito del 2019 era un aiuto di Stato illegittimo, ma non sarà Ita a dover restituire i soldi

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I 400 milioni di euro “prestati” dal governo ad Alitalia nel 2019 erano un aiuto di stato illegittimo e quindi vanno recuperati. La bocciatura, in parte annunciata visti i precedenti, arriva dalla Commissione europea, che però non considera Ita Airways “successore economico” di Alitalia. Quindi non spetterà a Ita rimborsare lo Stato, ma i soldi dovranno essere recuperati dagli asset ancora in liquidazione.

LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE

Secondo quanto stabilito dalla Commissione, il prestito ponte del 2019 ha dato ad Alitalia un ingiusto vantaggio economico nei confronti della concorrenza. L’indagine era stata aperta dopo la concessione del prestito ed è arrivata alle stesse conclusione dell’inchiesta riguardante i due prestiti concessi nel 2017 per un totale di 900 milioni di euro. Nel febbraio 2020 la Commissione cominciò un’indagine formale per stabilire se il prestito pubblico aggiuntivo di 400 milioni di euro concesso dall’Italia il 26 ottobre 2019 fosse legale e nel settembre 2021 concluse che i prestiti di Stato da 900 milioni di euro ad Alitalia erano illegali. Una linea ribadita anche per il prestito del 2019…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.