PGIM spiega i cinque aspetti da considerare dopo il crollo di Credit Suisse

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I casi Silicon Valley Bank (SVB) e Credit Suisse hanno acuito le tensioni sui sistemi finanziari globali: ad un certo punto, le banche centrali dovranno decidere se preferiscono combattere la depressione o l’inflazione

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Quali sono le prospettive del sistema finanziario dopo l’acquisizione di Credit Suisse da parte della UBS? A questo interrogativo hanno risposto gli esperti di PGIM Investments illustrando cinque aspetti chiave. Alcuni giorni dopo il collasso della Silicon Valley Bank (SVB), la difficile situazione del Credit Suisse ha accresciuto i timori di una più ampia emergenza finanziaria. L’esitazione erode la fiducia e la Banca nazionale svizzera è stata rapida nell’assumere decisioni per evitare il ripetersi quanto accaduto nel processo decisionale ritardato che portò alla grande crisi finanziaria globale nel 2007-2008.

NON È COME IL 2008

“Aver evitato il collasso di una grande banca collegata a livello sistemico può essere considerato positivo, così come il supporto del governo elvetico, delle autorità di regolamentazione e delle banche centrali nelle altre principali giurisdizioni in cui operano Credit Suisse e UBS” spiegano i manager di PGIM. Secondo i quali uno scudo lo hanno fornito, in parallelo, anche le normative europee successive al 2008 che assicurano che le banche dispongano di rigorose strutture di stress test e di maggiore capitale per assorbire le perdite…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.