Il quadro generale dei Paesi dell’Europa emergente è più sano rispetto a un anno fa ma gli esperti di Schroders restano negativi nei confronti della Repubblica Ceca poiché le opportunità azionarie sono limitate
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Da quando il prezzo del gas naturale ha raggiunto il picco a fine agosto 2022, i mercati emergenti dell’Europa centrale, cioè Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca – noti come Paesi CE3 – hanno sovraperformato l’indice MSCI Emerging Markets, in media del 20% e addirittura del 24% nel caso della Polonia. In parallelo, i prezzi del gas naturale sono scesi di ben l’87% ma gli ultimi dati macroeconomici dei Paesi CE3 restano deboli a seguito dell’impatto sui redditi reali dell’aumento dei tassi e dell’inflazione. Il tutto senza dimenticare il rischio geopolitico determinato dalla guerra in Ucraina.
LE PROSPETTIVE HANNO SMESSO DI DETERIORARSI
“Alcuni segnali, tuttavia, indicano che le prospettive hanno smesso di deteriorarsi e potrebbero essere destinate a migliorare” tengono a sottolineare Andrew Rymer, CFA, Senior Strategist, Strategic Research Unit, e Rollo Roscow, Emerging Markets Fund Manager, Schroders. Per esempio, grazie anche ad un inverno mite, la crisi del gas in Europa si è attenuata e il rischio di carenze di approvvigionamento o di interruzioni di corrente sembra essere minimo almeno fino al prossimo inverno. E’ anche vero, però, che un inverno 2023 più rigido farebbe aumentare la domanda di gas e i prezzi della materia prima…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.