Ecco come funziona il “sottobosco” dei social network che influenza le Borse

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Nelle ultime settimane ci siamo trovati a parlare tanto dei momenti barcollanti dei mercati, in calo per certe banche poi in ripresa per certe dichiarazioni. Oggi analizziamo un altro lato della medaglia, quello forse più oscuro e insondabile, da cui ha avuto origine tutto o quasi

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Immaginate un bosco pieno di alberi, scegliete voi se sono le maestose conifere della Germania più profonda oppure le enormi latifoglie della foresta pluviale. Questi alberi, così alti e importanti, sono un po’ come gli ideali della finanza che tengono al riparo il mondo sottostante.

Già, ma che succede se qualcosa si agita al di sotto del mondo sottostante?

Quel sottobosco che è un groviglio misterioso e oscuro di cespugli e radici, e che ha un movimento tutto suo, impossibile da controllare al 100%. E quando qualcosa decide di fare un colpo di testa, il primo punto che viene colpito è proprio la base dell’albero.

È successo un po’ così in molti dei momenti di squilibrio che si sono registrati sui mercati negli ultimi tempi, solo che al posto degli alberi c’erano le banche, e al posto del sottobosco c’erano i tanto usati – quanto temuti – social network. Proprio qui sta il pericolo: le nuove tecnologie hanno facilitato le operazioni bancarie, anche i prelievi. E basta fare la somma con il panico che si è scatenato negli ultimi tempi proprio sui grandi social, per ottenere un risultato scoppiettante.

Ma come può un singolo post innescare una situazione tanto critica? La risposta arriva da ben prima dei social stessi, da un certo americano che a quanto pare la sapeva lunga da un po’.

DENTRO LA FORESTA

Se vi chiedessimo di pensare a un social, quale vi verrebbe in mente per primo? Di certo non Reddit

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.