Borse europee deboli nonostante inflazione USA in rallentamento

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I principali indici azionari del vecchio continente viaggiano tutti in territorio negativo mentre il prezzo del petrolio continua a scendere. In calo anche i rendimenti dei titoli di Stato. L’euro cerca di tenere quota 1,10

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Il dato sull’inflazione USA di aprile uscito appena sotto le attese ai minimi da aprile 2021 non è riuscito a galvanizzare le Borse europee che si avviano alla chiusura tutte in territorio negativo con perdite di qualche frazione di punto percentuale, anche se fra gli investitori si rafforza l’attesa che la Fed possa mettersi in pausa nel ciclo dei rialzi.

Sul fronte societario i titoli bancari si muovono generalmente in ribasso anche se Credit Agricole batte le attese sulla trimestrale grazie a ricavi record del corporate e investment bank. Anche Continental mette a segno un buon risultato grazie al buon utile operativo nel segmento automotive mentre Siemens Health registra una caduta del 30% degli utili.

A Milano l’indice FTSE Mib continua a tenersi sopra quota 27.000 punti con anche qui i titoli bancari deboli, insieme ad alcuni industriali e petroliferi, mentre Tim mette a segno uno spunto al rialzo in vista di riunione del board dedicata alla rete.

Sul mercato delle commodity il prezzo del petrolio continua a perdere terreno con il WTI che tiene appena i 72 dollari mentre il Brent scivola sotto i 76. L’euro cerca di restare agganciato a quota 1,10 contro dollaro, mentre i rendimenti dei principali titoli di Stato si muovono tutti al ribasso con quello del BTP italiano al 4,2% e il Bund tedesco appena sotto il 2,3%.

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.