Eni rallenta nel secondo trimestre ma batte le attese e sale in Borsa

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Il titolo guadagna mezzo punto percentuale grazie a risultati superiori del consensus e alla conferma della guidance di produzione 2023. L’utile netto adjusted scende del 32% a 4,84 miliardi e l’utile netto a 2,68 miliardi. Prosegue il buyback di azioni

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In una seduta all’insegna dell’incertezza, il mercato premia Eni per i conti del secondo trimestre 2023, presentati prima dell’apertura delle contrattazioni, che si sono rivelati superiori alle attese. Il titolo guadagna lo 0,54% nelle prime ore della mattina a 13,30 euro. Il contesto economico poco favorevole ha impattato sulla performance di Eni che ha registrato un utile netto adjusted di competenza degli azionisti di 1,94 miliardi (-49%) ma con un significativo effetto compensativo dato dalla prestazione industriale. Nel semestre, l’utile netto adjusted è sceso del 32% a 4,84 miliardi e l’utile netto a 2,68 miliardi. L’utile ante imposte adjusted (secondo trimestre 2023) è stato pari a 3,7 mld, nonostante si sia registrata una flessione del 41%.

GUIDANCE DI PRODUZIONE CONFERMATA

“Un risultato molto robusto considerata la contrazione del 30% del prezzo del Brent e i prezzi del gas naturale e i margini di raffinazione in calo di oltre il 60%”, sottolinea la società. L’utile operativo proforma adjusted che integra i margini operativi delle società all’equity è risultato pari a 4,2 miliardi, rispetto a 7 miliardi del trimestre 2022. La produzione di idrocarburi è salita nel trimestre del 2%, a 1,611 milioni boe/giorno ed Eni ha confermato la guidance di produzione 2023 a 1,63-1,67 milioni e a 1,63 nel terzo trimestre…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.