Generali Investments: attenzione all’ultimo miglio dell’inflazione, sottopesare asset più rischiosi

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Vincent Chaigneau, responsabile Ricerca di Generali Investments, mette in guardia dall’autocompiacimento del mercato, perché la parte finale del percorso di rientro dell’inflazione potrebbe rivelarsi il più insidioso

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Con i tassi di Fed e Bce ai massimi o quasi, potrebbe scomparire una delle principali fonti di disagio del mercato, cosa che gli asset più rischiosi sembrano già festeggiare. Il lavoro della banca centrale Usa sembra in gran parte concluso, con il percorso di disinflazione per ora intatto, ma i rischi sono in agguato, vista la resistenza della domanda e la tenuta del mercato del lavoro, mentre la Bce invece sembra meno “falco”, ma preoccupa l’inflazione ‘core’ troppo alta al 5,5%.

IL PERCORSO DI RIENTRO DELL’INFLAZIONE RESTA SCIVOLOSO

Lo sottolinea in un commento Vincent Chaigneau, responsabile Ricerca di Generali Investments, che mette in guardia dall’autocompiacimento del mercato, perché l’ultimo miglio nel percorso verso gli obiettivi di inflazione potrebbe rivelarsi il più insidioso. I mercati già prezzano un ciclo economico equilibrato in bilico tra inflazione e recessione, con crescita modesta e basso aumento dei prezzi. La Fed e il mercato non stimano più una recessione, l’inflazione è vista in rapido calo nel prossimo anno e il consenso sugli utili prevede forti guadagni (pari a circa il 10% negli USA sia nel 2024 che nel 2025. Ma il percorso rimane scivoloso, i prezzi dell’energia stanno rimbalzando, quelli degli alimentari sono esposti al crollo dell’accordo con la Russia per esportare grano soggetti a El Niño che ha causato condizioni climatiche estreme, mentre l’aumento dei prezzi delle materie prime peggiorerà il mix crescita-inflazione…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.