MFS Investment Management: perché il portafoglio 60/40 è un’opzione valida

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Secondo Michael W. Roberge presidente e CEO, il contesto economico e finanziario attuale, caratterizzato da volatilità e dispersione, offre opportunità per i gestori attivi, anche nel segmento obbligazionario

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Il nuovo scenario dei mercati, profondamente diverso da quello dell’ultimo decennio e caratterizzato da un ritorno di alcune tipologie di obbligazioni, può essere adatto a un portafoglio d’investimento composto al 60% da azioni e al 40% da bond. Michael W. Roberge, presidente e CEO di MFS Investment Management, arriva a questa conclusione dopo aver analizzato le caratteristiche di questa nuova fase economica.

ATTENZIONE CONCENTRATA SUL RALLENTAMENTO

Roberge parte dalla domanda che tutti, in questa fase, si stanno ponendo: l’atterraggio dell’economia sarà duro o morbido? Con l’inflazione in fase di rallentamento, nei restanti mesi del 2023 l’attenzione sarà concentrata sull’entità del rallentamento della crescita e sulle possibili sembianze del ciclo economico successivo. L’esperto nota che la curva dei rendimenti dei Treasury Usa è “fortemente invertita” e storicamente ciò segnala una recessione in arrivo. Tuttavia, i mercati ora si aspettano una svolta accomodante della Fed, ma secondo Roberge “i tassi ufficiali potrebbero restare alti più a lungo”…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.