La deforestazione in Brasile: una minaccia al clima e un rischio per gli investitori

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Columbia Threadneedle, in un commento di Joe Horrocks-Taylor, Senior Associate, spiega l’importanza di capire il fenomeno e avere un dialogo costante con autorità e imprese per la protezione della biodiversità

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Gli habitat naturali del Brasile rappresentano circa il 15-20% della diversità biologica mondiale e il 60% della foresta pluviale amazzonica. Nella sua presidenza dal 2019 al 2022 Jair Bolsonaro si è mostrato più attento agli interessi degli allevatori di bovini, dei produttori di soia e delle società di estrazione dell’oro, aumentando la deforestazione. La deforestazione in Brasile pone anche seri rischi per gli investitori, ed è cruciale capire il fenomeno e valutare i cambiamenti del quadro normativo. Per questo, Columbia Threadneedle mantiene un dialogo costante con le autorità e le società brasiliane che operano nei settori coinvolti, insieme alle relative filiere.

IL DETERIORAMENTO DELLA FORESTA PLUVIALE

Joe Horrocks-Taylor, Senior Associate, Investimento responsabile di Columbia Threadneedle Investments, spiega che gli ecosistemi brasiliani hanno un valore ambientale, sociale ed economico di grande importanza, e sottolinea che il ritorno di Lula alla presidenza ha dato nuovo impulso agli sforzi contro la deforestazione, anche se deve affrontare notevoli ostacoli per riuscire a spostare l’ago della bilancia verso un’effettiva tutela della biodiversità e l’adozione di una produzione sostenibile e socialmente responsabile. Gli habitat naturali del Brasile sono incredibilmente preziosi per molte ragioni: ospitano circa il 15-20% della diversità biologica mondiale, ma subiscono un deterioramento sistematico soprattutto per l’allevamento di bovini, la produzione di soia e le miniere aurifere illegali…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.