Columbia Threadneedle Investments: ecco a che punto siamo con il Fondo monetario asiatico

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Secondo Leong Lin Jing, Senior Emerging market sovereign analyst di Columbia Threadneedle Investments, la prospettiva di un FMA avrebbe ripercussioni importanti per gli investitori nel debito dei mercati emergenti, sia a breve sia a medio termine

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All’indomani della crisi finanziaria asiatica del 1997 il Giappone aveva pensato un progetto di un Fondo monetario asiatico (FMA). Un’idea rilanciata dal primo ministro della Malaysia, Anwar Ibrahim nell’aprile scorso. “Tra gli obiettivi primari di un Fondo Monetario Asiatico figurerebbero la promozione della stabilità finanziaria, l’offerta di linee di credito d’emergenza, la facilitazione degli accordi di swap su valute e il miglioramento della cooperazione regionale in ambito monetario e finanziario”, fa sapere Leong Lin Jing, Senior Emerging market sovereign analyst di Columbia Threadneedle Investments.

LA CHIANG MAI INITIATIVE MULTILATERALIZATION

Permetterebbe inoltre ai Paesi asiatici di affrontare i problemi legati alla bilancia dei pagamenti, le crisi valutarie e le altre sfide finanziarie comuni a tutte le economie locali. Già nel 2010 è stato lanciato il progetto Chiang Mai Initiative Multilateralization (CMIM) che ha coinvolto l’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico) più Cina, Corea del Sud e Giappone, ed ha portato alla creazione di vari accordi bilaterali di swap su valute…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.