Borse europee deboli dopo dati PMI in frenata, attesa inflazione in rialzo nell’Eurozona

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L’indice cinese segnala rallentamento più forte delle attese nei servizi mentre in Europa i dati su Italia e Spagna puntano a un’inattesa contrazione. E un sondaggio della Bce mostra attese di inflazione in aumento

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Le principali piazze azionarie viaggiano deboli sotto la parità dopo dati PMI dei servizi più deboli delle attese in Cina e in Italia e Spagna. Intanto un sondaggio della Bce indica che le aspettative di inflazione dei consumatori nell’Eurozona per i prossimi anni sono aumentate. In netta caduta invece i prezzi alla produzione nell’area euro con -7,6% sull’anno a luglio, ma in linea con le attese.

A soffrire soprattutto i titoli legati ai consumi, l’immobiliare e anche i non ciclici. A livello societario, da segnalare il calo di Credit Agricole dopo che Goldman Sachs lo ha degradato a SELL, e quello di Commerzbank, anche qui dopo un downgrade da parte di Barclays a “underweight”.

A Milano l’indice FTSE MIB viaggia vicino alla parità sui 28.600 punti. Debolezza diffusa sui titoli bancari mentre si muove in rialzo Prysmian dopo l’annuncio di un accordo in Australia, insieme a Telecom Italia che continua a distinguersi mentre vanno avanti i negoziati tra governo e KKR sulla NetCo.

Sugli altri mercati il prezzo del petrolio si muove in rialzo dopo l’estensione dei tagli produttivi decisi da Arabia Saudita e Russia con il WTI a 87 dollari e il Brent che si avvicina ai 90. Euro sempre debole si avvicina alla soglia di 1,07 contro dollaro mentre si muovono ancora in rialzo i rendimenti dei principali titoli di Stato con il BTP italiano sopra il 4,3% e il Bund tedesco che sfiora il 2,6%.

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.