Google Bard mette la parola fine alle info sbagliate

Google Bard ridefinisce la precisione nel fact-checking delle informazioni. Ecco come questa IA sta migliorando la veridicità delle risposte

Google Bard mette la parola fine alle info sbagliate
1' di lettura

Il chatbot IA di Google, noto come Bard, ha fatto significativi progressi nel fact-checking delle sue risposte alle richieste.

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Come riportato da The Verge lo scorso martedì, Bard ora fornisce l’opzione di “doppio controllo” delle sue risposte. Questa funzione valuta la risposta del chatbot rispetto ai contenuti web per verificare le informazioni.

In precedenza, chatbot come Bard sono stati criticati per la loro tendenza a fornire informazioni errate, spesso ingannando anche individui altamente istruiti. Google ha introdotto Bard con una funzione “Google It”, che ha permesso agli utenti di verificare le risposte del chatbot attraverso il motore di ricerca di Google.

La nuova funzionalità di doppio controllo valuta le risposte di Bard. Gli utenti possono cliccare sulle frasi evidenziate per saperne di più sulle informazioni a supporto o in contraddizione con quelle fornite, nel caso in cui l’affermazione possa essere comprovata. Le affermazioni che Bard non può verificare sono evidenziate in marrone, a indicare un potenziale errore.

Jack Krawczyk, direttore senior dei prodotti di Google, ha descritto l’aggiornamento come un passo significativo in avanti. “Potremmo aver creato il primo modello di linguaggio che ammette di aver commesso un errore”, ha detto.

Accanto all’aggiornamento del fact-checking, Bard ora può connettersi ai propri account personali su Gmail, Google Docs, Google Drive, YouTube e Maps.