J. Safra Sarasin vede una spinta importante ai prezzi dell’oro solo dal prossimo anno

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Nel 2024 i rendimenti reali dovrebbero ritracciare in modo significativo e il dollaro USA indebolirsi, il che dovrebbe rappresentare una spinta importante per l’oro e spingerlo oltre i 2.000 $ l’oncia

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L’oro non offre tassi di interesse e il suo prezzo è inversamente correlato ai rendimenti reali (cioè al netto dell’inflazione). Non deve pertanto sorprendere se il recente balzo di questi ultimi abbia trascinato l’oro al di sotto dei 1.900 dollari l’oncia. A spingere i rendimenti reali hanno contribuito soprattutto i dati macro-statunitensi sorprendentemente resilienti. In particolare, a luglio è stata registrata un’accelerazione del settore manifatturiero e dell’occupazione, indicando che l’economia statunitense rimane relativamente più forte rispetto alla maggior parte delle altre economie del G10.

TASSI DI INTERESSE ALTI ANCORA A LUNGO

“Questo dato, insieme ai verbali della Fed, continua a corroborare la tesi secondo cui i tassi di interesse rimarranno in territorio restrittivo ancora a lungo. Inoltre l’inattesa modifica della politica della Bank of Japan (BoJ) comporta implicazioni non soltanto per i mercati obbligazionari giapponesi. Riteniamo infatti che l’aumento delle allocazioni ai mercati giapponesi del reddito fisso dovrebbe far salire i rendimenti reali globali al margine” spiega Claudio Wewel, FX Strategist di J. Safra Sarasin…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.