PGIM: l’Intelligenza artificiale generativa aiuterà gli Usa a crescere nella produzione dei chips

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Secondo Mark Baribeau, Head of global equity presso Jennison Associates (affiliata PGIM), gli Stati Uniti devono stare attenti a come si posizionano nel mercato dei semiconduttori: “Dobbiamo essere tra i giocatori migliori che si rivolgono ai nuovi mercati”

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Gli Stati Uniti stanno vivendo un momento particolarmente favorevole sul fronte economico, grazie a una serie di condizioni, come l’IRA, ovvero il piano di controllo dell’inflazione, la vecchia legge sulle infrastrutture, ma soprattutto grazie al Chips Act, il rivoluzionario documento firmato dal presidente Biden e approvato da Camera e Senato un anno fa, volto a rafforzare la produzione interna di microchips per non dipendere dai Paesi asiatici. “Queste condizioni – spiega Mark Baribeau, Head of global equity presso Jennison Associates (affiliata PGIM) – stanno portando a un importante aumento della capacità produttiva negli Stati Uniti su più fronti: dalla produzione di veicoli elettrici e batterie, alle energie alternative. E poi, naturalmente, al segmento più grande, quello dei semiconduttori. Le implicazioni di investimento sono piuttosto significative per le aziende che svolgeranno un ruolo importante in questa crescita”.

L’AI FAVORISCE LA CRESCITA DELLA DOMANDA DI SEMICONDUTTORI

La scommessa degli Usa passa anche attraverso il fatto che oggi la progettazione dei semiconduttori è diventata sempre più sofisticata, perché non è possibile continuare a ridurne le dimensioni. Serve, quindi, costruire chips sempre più all’avanguardia. Un processo che può essere favorito dallo sviluppo dell’Intelligenza artificiale, che guiderà la domanda per la progettazione…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.