Edison vuole riportare il nucleare in Italia entro il 2040: previste due centrali nel Nord

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Presentato il piano industriale 203 e 2040, secondo il Ceo Nicola Monti la nuova tecnologia nucleare Smr sarà fondamentale per raggiungere le emissioni zero

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L’obiettivo zero emissioni entro il 2050 è ambizioso, e per raggiungerlo non basteranno le rinnovabili. Lo ha detto il Ceo di Edison, Nicola Monti, nella presentazione del piano industriale del gruppo. Tra le tecnologie citate da Monti ci sono gli impianti di cattura della CO2 e il nuovo nucleare, ovvero gli Smr (Small modular reactors) da 340 MW. “Una tecnologia sicura ed evoluta e siamo convinti che in un mix evoluto in futuro servirà un’energia decarbonizzata e programmabile: in questo scenario il nucleare può giocare un ruolo e, se si creano le condizioni, vogliamo riportare il nucleare in Italia come abbiamo fatto negli anni 60 con la centrale di Trino Vercellese. Inoltre abbiamo un’azionista (Edf, ndr) che è un leader mondiale nel settore e possiamo dunque attingere alle competenze all’interno della nostra azienda”, ha detto Monti.

DUE IMPIANTI NUCLEARI ENTRO IL 2040

Nel dettaglio, Edison punta ad avviare due impianti nucleari da 340 MW ciascuno con tecnologia Smr tra il 2030 e il 2040, con l’avvio del cantiere del primo impianto nel 2030. Il nuovo piano industriale al 2030 di Edison prevede investimenti per 10 miliardi di euro, con l’obiettivo di raggiungere un Ebitda tra 2 e 2,2 miliardi, il doppio rispetto agli 1,1 miliardi di fine 2022 (oltre 1,6 miliardi attesi a fine 2023). Questo obiettivo, si legge nella nota della società – verrà raggiunto grazie a un significativo cambiamento del portafoglio industriale che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a rappresentare il 70% della marginalità rispetto a una media dell’ultimo triennio del 35%. Tale evoluzione “sarà’ finanziata tramite flussi di cassa operativi e un livello di debito in linea con il rating investment grade”…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.