Microsoft in pressing su OpenAI, chiede cambio governance e apre sue porte ai dipendenti ribelli

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Nella società di ChatGPT è caos con 500 dipendenti che minacciano le dimissioni dopo la cacciata di Altman, passato a Microsoft. Nadella, Ceo di Microsoft, socia di OpenAI, chiede una nuova governance e apre all’arrivo dei “ribelli”

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Per OpenAI, la società che ha creato ChatGPT, leader nel campo dell’intelligenza artificiale, sono ore concitate. Dal licenziamento del ceo e co-fondatore Sam Altman di venerdì pomeriggio le cose si sono mosse in fretta, ma la bufera sembra tutt’altro che passata. Sullo sfondo della vicenda OpenAI si staglia Microsoft, colosso del tech globale, che ha sostenuto OpenAI fin dall’inizio e detiene il 49% della società.

IL RUOLO DI MICROSOFT

Finora proprio Microsoft sembra essere il vero vincitore, visto che il titolo è salito in Borsa dopo l’annuncio dell’assunzione dello stesso Sam Altman (nella foto a sinistra mentre stringe la mano al Ceo di Microsoft) e di Greg Brockman (anche lui allontanato da OpenAI) messi a capo di una nuova divisione dedicata ovviamente allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Ma potrebbe non essere finita qui, perché dopo la cacciata di Altman ben 550 dipendenti di OpenAI sui 700 totali hanno firmato una lettera aperta minacciando di dimettersi e di seguire Altman se quest’ultimo non verrà reintegrato…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.