Tassi e banche centrali, GAM vede rischio di sottovalutare la disinflazione

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Carlo Benetti, Market Specialist di GAM SGR, ritiene che le banche centrali, preoccupate di non perdere credibilità, potrebbero trovarsi di nuovo in ritardo a fronte del calo dei prezzi aspettando troppo a tagliare

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I banchieri centrali non si sbilanciano, Jerome Powell ripete che la politica resterà restrittiva fino a quando la Fed si sarà convinta che l’inflazione sta davvero tornando al 2%, ma il resto del mondo però la pensa all’opposto, con l’opinione diffusa che il ciclo degli aumenti dei tassi sia finito. I banchieri centrali sono comprensibilmente preoccupati della credibilità e non vogliono essere costretti a tornare sui propri passi. Ma si sta profilando il rischio di sottovalutare la disinflazione e farsi trovare di nuovo in ritardo, questa volta nell’aspettare troppo prima di ridurre il costo del denaro.

INAUGURATA LA STAGIONE DELLE SCOMMESSE SUL TAGLIO DEI TASSI

È quanto rileva GAM SGR in un commento del Market Specialist Carlo Benetti che si interroga sul livello del costo del denaro nel 2024, sottolineando che l’inflazione che rallenta oltre le previsioni ha inaugurato la stagione delle scommesse sui primi tagli dei tassi. In USA l’inflazione è scesa a 3,2%, quella “super-core”, che esclude alimentari, energia e beni di prima necessità è al 2%. Nell’Eurozona è scesa a un sorprendente 2,4%, livello più basso dal luglio 2021 e prossimo all’obiettivo del 2%. I banchieri centrali vogliono però evitare lo smacco di sbagliare di nuovo le previsioni per non essere costretti a tornare sui propri passi…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.