Rinnovabili in Italia, siamo in fase di Rinascimento con molte opportunità per gli investitori

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Secondo MainStreet Partners, consulente per gli investimenti sostenibili, si apre una florida frontiera di investimento che può ridisegnare il panorama energetico interno e contribuire in modo significativo allo spostamento globale verso la sostenibilità

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A COP28, la conferenza delle parti delle Nazioni Unite che si è appena conclusa a Dubai, i Paesi partecipanti si sono impegnati a portare avanti azioni concrete per limitare il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi, in primo luogo abbandonando l’uso dei combustibili fossili entro il 2050. Ma non solo. Gli Stati partecipanti si sono impegnati anche ad aumentare l’uso di energie rinnovabili e gli investimenti per la transizione green. Anche l’Italia sta attraversando una trasformazione profonda del settore energetico, accelerando sulle energie rinnovabili all’interno della strategia nazionale per raggiungere i piani di riduzione delle emissioni entro il 2030. Fabio Maiorana, Research Analyst di MainStreet Partners, consulente per gli investimenti sostenibili indipendente e dedicato, definisce questo periodo un “Rinascimento dell’energia rinnovabile in Italia, una florida frontiera di investimento che può ridisegnare il panorama energetico interno e contribuire in modo significativo allo spostamento globale verso la sostenibilità”.

LE SFIDE PER L’ITALIA

Il Paese ha di fronte a sé varie sfide come gli ostacoli posti dalla burocrazia che rallentano l’introduzione della tecnologia ad energia pulita e una dipendenza dal gas russo, da cui è scaturito l’impegno a eliminare progressivamente le importazioni entro i prossimi anni. Gli sforzi per una diversificazione dei Paesi di approvvigionamento e le misure di efficientamento energetico sono in corso. Come sottolinea MainStreet Partner in Italia c’è un terreno fertile per lo sviluppo di svariate fonti energetiche rinnovabili: la capacità di energia rinnovabile del Paese ha raggiunto circa 59,9 gigawatt nel 2022, che equivale al 20,1% di copertura del consumo lordo finale di energia totale. L’energia idroelettrica, prima fonte rinnovabile con circa il 40% di quota di produzione nel 2022, domina nella regione alpina e lungo l’Appennino. L’energia fotovoltaica, che ammonta al 20% della quota prodotta nel 2022, è al secondo posto ed è più prevalente a sud. L’energia eolica, attualmente al 16% della produzione totale, deriva principalmente da Sicilia e Sardegna e della parte più a sud della catena appenninica, a partire da Puglia, Campania e Basilicata. Altre forme di produzione di energia rinnovabile includono il settore termico, le pompe di calore, il solare termico e il geotermico, principalmente ubicato in Toscana…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.