AllianceBernstein: contro la volatilità azionaria serve una strategia attiva

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AllianceBernstein, in un commento di Kent Hargis, Brian Holland e Ian McNaugher, spiega i limiti di strategie difensive ma deboli sui rialzi e raccomandano il posizionamento su titoli QSP: Qualità,  Stabilità, Prezzo

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Le strategie azionarie difensive ma deboli sui rialzi sono spesso inefficaci. La volatilità di mercato può mettere a dura prova la determinazione anche degli investitori più pazienti, ma costruire un portafoglio con andamento regolare dei rendimenti è tutt’altro che semplice e richiede una strategia attiva che si focalizzi sia sulle fasi di rialzo che di ribasso, un aspetto oggi più importante che mai. Le banche centrali hanno cambiato rotta, segnalando un allentamento mentre con l’economia mondiale sembra diretta a un atterraggio morbido, ma nel 2024 gli investitori si troveranno alle prese con diversi rischi, come sacche di n uninflazione, instabilità geopolitica e concentrazione dei mercati.

I LIMITI DI STRATEGIE ‘SOLO’ DIFENSIVE

AllianceBernstein, in un commento a cura di Kent Hargis, Chief Investment Officer—Strategic Core Equities, Portfolio Manager—Global Low Carbon Strategy, Brian Holland, CFA Portfolio Manager and Senior Research Analyst—International Strategic Core Equities, e Ian McNaugher, CFA Research Coordinator (US) and Senior Research Analyst—Strategic Core Equities, spiega perché la volatilità azionaria va gestita in entrambe le direzioni. Molte strategie contro la volatilità tendono a sottoperformare nei mercati in rialzo, principalmente perché pensate in un’ottica solo difensiva. Di solito prevedono allocazioni in settori come utility e beni di prima necessità, come “bond proxy” in grado di generare reddito e far da bastioni in caso di turbolenza…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.