Nel credito Wellington Management studia la dispersione tra gli emittenti e i settori

1' di lettura

Una domanda molto solida ha compensato l’aumento dell’offerta nel credito mentre gli spread, dopo la compressione registrata lo scorso anno, si trovano notevolmente al di sotto delle medie storiche a 5 e 10 anni

Ricevi una notifica con le ultime notizie, i nostri articoli e altro ancora!

Dopo aver ripetutamente aumentato i tassi nel corso del 2023, le banche centrali preferiscono rimanere in attesa. La Federal Reserve statunitense, in particolare, ha  avvertito che prima di procedere con eventuali tagli dei tassi, è necessario osservare un rallentamento sostenuto dell’inflazione. La banca centrale USA preferisce attendere ulteriori prove della diminuzione dell’inflazione, rendendo poco probabile che i primi tagli si verifichino entro marzo 2024.

BCE CON TONI PIÙ ACCOMODANTI

“In Europa, invece, nel mese di gennaio, il messaggio dell’Istituto Centrale è diventando decisamente più accomodante. La BCE ha mantenuto i tassi invariati, ma alcuni membri del suo Consiglio Direttivo hanno evidenziato il rischio che l’inflazione sorprenda al ribasso, suggerendo che i tagli dei tassi potrebbero arrivare prima dell’estate”, fa sapere Marco Giordano, Investment Director di Wellington Management…

Continua la lettura

Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.