Trader istituzionali: niente trading di criptovalute nei prossimi 5 anni

Indagine JPMorgan: trader istituzionali scettici sulle criptovalute, puntano sull'IA. Cosa rivela il sondaggio sul futuro del trading.

Il 78% dei trader istituzionali non considera il trading di criptovalute nei prossimi 5 anni: sondaggio JPMorgan.
2' di lettura

In un recente sondaggio condotto da JPMorgan, una maggioranza significativa di trader istituzionali ha indicato il proprio disinteresse a negoziare criptovalute nei prossimi cinque anni.

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Cosa è successo

L’indagine, che faceva parte del sondaggio annuale 2024 e-Trading della banca, ha rivelato che il 78% dei trader istituzionali non ha intenzione di dedicarsi al trading di criptovalute nel prossimo futuro, ha riportato CoinDesk venerdì.

Nonostante la mancanza di entusiasmo per le criptovalute, un piccolo gruppo di trader considera la blockchain/distributed ledger technology (DLT) come la tecnologia più influente nel plasmare il futuro del trading nei prossimi tre anni.

Secondo il 61% dei partecipanti, invece, l’IA e l’apprendimento automatico avranno l’impatto più significativo sul trading nei prossimi tre anni. Questa percentuale è in aumento rispetto al 53% dello scorso anno.

La tecnologia blockchain, considerata più influente nel 2022, ha registrato un calo di interesse, scendendo al 7% nel 2024 dal 25% nel 2022.

Nonostante la generale mancanza di interesse, c’è stato un leggero aumento del numero di trader istituzionali attivi nel settore delle valute digitali, con il 9% dei partecipanti che attualmente fa trading di criptovalute, in aumento rispetto all’8% del 2023. Inoltre, il 12% dei trader prevede di fare trading di criptovalute nei prossimi cinque anni.

Una possibile ragione dietro questo aumento potrebbe essere l’ingresso di grandi istituzioni finanziarie nel settore delle valute digitali, che porterà a una graduale ripresa del settore. Anche l’approvazione degli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti a gennaio, una pietra miliare significativa per gli investitori istituzionali, ha contribuito a questa ripresa.

Perché è importante

La mancanza di interesse nei confronti delle criptovalute tra i trader istituzionali rappresenta un significativo cambiamento rispetto alla tendenza osservata nel 2023. L’anno scorso, gli investitori istituzionali stavano allocando una porzione sempre più ampia dei loro portafogli a Bitcoin (CRYPTO:BTC) e Ethereum (CRYPTO:ETH), indicando un crescente interesse nel mercato delle criptovalute.

L’attuale disinteresse per le criptovalute e la crescente attenzione per l’IA e l’apprendimento automatico potrebbero segnalare un cambiamento nelle priorità dei trader istituzionali e nel futuro del settore del trading.

Immagine: WorldSpectrum da Pixabay