L’ambizioso target di crescita della Cina indebolisce le Borse

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Nel Congresso del Popolo i vertici di Pechino hanno fissato al 5% l’aumento del Pil nel 2024. La Borsa di Hong Kong cede fino al 3%, avvio incerto anche per i listini europei nella settimana della Bce

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Partenza nel segno della debolezza per i listini europei nella settimana segnata dal meeting della Bce in programma giovedì. Il Ftse Mib di Piazza Affari, nonostante un buon avvio di Mediobanca e Intesa, viaggia poco sotto la parità. In rosso anche le Borse di Parigi, Francoforte e Londra.

CINA: CRESCITA AL 5% NEL 2024

L’atteso Congresso nazionale del Popolo, il ramo legislativo del Parlamento cinese, si è aperto. La Cina stima una crescita del Pil al 5% nel 2024, stesso livello dello scorso anno, mentre il deficit è atteso in calo al 3% contro il 3,8% del 2023. Nonostante il Paese si alle prese con una deflazione, il target per l’inflazione di quest’anno è stato fissato al 3%. Invariata la crescita del budget militare per il 2024 al 7,2%, con investimenti per circa 232 miliardi di dollari. Nel corso del Congresso Pechino ha ribadito la sua “piena determinazione” a contrastare l’indipendenza di Taiwan. Le Borse cinesi hanno reagito alle notizie provenienti dal Congresso con Hong Kong in forte rosso (-3%) e Shanghai che ha chiuso poco sopra la parità (+0,28%). Sempre in Asia, seduta interlocutoria per la Borsa di Tokyo dopo i record dei giorni scorsi: l’indice Nikkei ha chiuso in calo dello 0,02%…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.