Enel, Hera, Edison: il mercato dell’energia dopo le aste

Cambiamenti nel panorama energetico italiano: Enel cede terreno mentre Hera ed Edison emergono come forze rilevanti.

2' di lettura

Le recenti aste per il servizio di tutela progressiva hanno portato a cambiamenti significativi nel mercato energetico italiano, con Enel che rimane in testa, ma con Hera ed Edison che fanno passi da gigante.

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Cosa è successo

Enel continua a dominare il mercato dopo le aste per il servizio di tutela graduale, un meccanismo che garantirà la progressiva liberalizzazione del mercato elettrico. Tuttavia, la sua quota di mercato è scesa al 48% dal 56,7% pre-asta. Attualmente Enel serve 14,5 milioni di clienti, in calo rispetto ai 17,1 milioni di prima delle aste.

Al contrario, Hera Comm (gruppo Hera) ha quasi triplicato il numero di clienti domestici serviti dopo l’asta, passando dal 2,91% al 7,32% del mercato. Ciò la rende il terzo operatore del mercato, molto vicino al secondo operatore, Eni Plenitude, la cui quota di mercato è rimasta invariata.

Anche Edison e Illumia hanno ampliato significativamente la loro posizione di mercato. Edison ha raddoppiato il numero di clienti domestici serviti dopo l’asta, passando dal 2,32% al 4,64%, mentre Illumia ha quintuplicato la sua quota di mercato, ora al 2,23%.

Questi dati sono stati rivelati nel corso di un’audizione informale presso la Commissione Attività Produttive della Camera dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera).

Perché è importante

I risultati dell’asta indicano un cambiamento nel mercato energetico italiano. Sebbene Enel rimanga l’operatore dominante, la sua quota di mercato è diminuita in modo significativo. Questo apre ad altri operatori, come Hera ed Edison, la possibilità di aumentare la propria presenza sul mercato.

L’aumento della loro base di clienti dopo l’asta suggerisce che queste società sono ben posizionate per capitalizzare la progressiva liberalizzazione del mercato elettrico. Anche il successo di operatori più piccoli come Illumia indica una crescente competitività del mercato. Questi cambiamenti potrebbero potenzialmente portare a maggiori scelte e migliori servizi per i consumatori italiani di energia in futuro.