LGIM: l’immigrazione è stato il segreto della tenuta dell’economia Usa nel 2023

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Accanto a fattori come risparmio, supporto fiscale e ripresa di settori non ciclici, secondo Tim Drayson, Head of Economics di LGIM, l’aumento dei flussi migratori ha sostenuto la resilienza dell’economia americana

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Supporto fiscale enorme, elevato tasso di risparmio delle famiglie, costante ripresa dei settori non ciclici a seguito della pandemia, shock di offerta sono stati superati piuttosto agilmente. Sono questi i principali fattori che hanno sostenuto l’economia americana negli ultimi mesi. Un’economia che ha sorpreso per la resilienza, e che ha indotto la Federal Reserve a prendere tempo nelle politiche di taglio dei tassi di interesse. Ma secondo gli esperti di LGIM a questa serie di fattori ne va aggiunto uno ulteriore: l’immigrazione.

LAVORATORI IN ATTESA DI PERMESSO

Ad approfondire questa tematica è Tim Drayson, Head of Economics di LGIM, che parte proprio dalla sorpresa scaturita dalla resilienza dimostrata dall’economia americana. Ma solitamente, nelle analisi di questo tipo, l’elemento dell’immigrazione viene scarsamente tenuto in considerazione. Drayson sottolinea la ripresa dei flussi dopo i lockdown, con l’aumento delle persone che si presentano alla frontiera senza permesso di soggiorno e che, visto l’aumento dei casi in tribunale, possono circolare sul territorio Usa anche fino a 4 anni, in attesa appunto del pronunciamento dei giudici sulla richiesta. In questo lasso di tempo, tra la richiesta del permesso e la decisione del giudice, i migranti possono cercare un lavoro. E questo, insieme all’accelerazione del rilascio dei permessi di lavoro per accelerare l’uscita dei migranti dai centri di accoglienza, ha avuto un effetto sull’economia Usa…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.