Crollo finanziario: le aziende lombarde non pagano i debiti bancari

La Lombardia lotta con un'ondata di prestiti bancari non rimborsati, mettendo a rischio la stabilità economica regionale.

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La Lombardia si trova in una posizione sfortunata, registrando il numero più alto di prestiti bancari non rimborsati dalle aziende, rappresentando il 23% del totale nazionale.

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Cosa è successo

Un recente rapporto del Centro studi di Unimpresa, ha rivelato che le aziende lombarde hanno accumulato quasi 8 miliardi di euro di debiti non rimborsati. Il totale nazionale dei prestiti bancari non rimborsati dalle aziende italiane ammonta a oltre 34 miliardi di euro.

La regione del Nord Ovest risulta essere la più critica, con 10,5 miliardi di non performing loan (Npl), pari al 30,9% del totale nazionale. Segue il Centro con 8,7 miliardi di Npl (25,6%) e il Nord Est con 7,7 miliardi (22,6%). Il Sud registra crediti ammalorati totali per 5,5 miliardi (14,9%), mentre nelle Isole si osservano 2,1 miliardi di rate non pagate (5,9%).

Dopo la Lombardia, le regioni più indebitate sono il Lazio con 4 miliardi e 887 milioni (14%) e l’Emilia Romagna con 3,2 miliardi (9,5%). Le regioni con arretrati inferiori ad 1 miliardo di euro sono le Marche con 809 milioni (2,4%), l’Abruzzo e il Molise con 763 milioni (2,2%) e la Liguria con 735 milioni (2,2%).

Perché è importante

Questi dati evidenziano la crescente pressione finanziaria sulle aziende italiane, in particolare quelle situate nella Lombardia. L’alto livello di prestiti bancari non rimborsati potrebbe avere ripercussioni significative sulla salute economica della regione e del paese nel suo complesso. La situazione richiede una risposta efficace da parte delle autorità e delle istituzioni finanziarie per prevenire ulteriori danni economici.

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