Dimon (JP Morgan) cauto sul calo dei tassi: “Fase cruciale per l’economia del mondo libero”

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Nella lettera annuale agli azionisti il Ceo di JP Morgan invita alla calma sul calo dell’inflazione: “Transizione green, rimilitarizzazione e ristrutturazione del commercio sono fattori che incidono”

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“L’enorme spesa fiscale, i miliardi di dollari necessari ogni anno per l’economia verde, la rimilitarizzazione del mondo e la ristrutturazione del commercio globale sono tutti fattori inflazionistici”. Lo ha scritto il Ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, nella sua lettera agli azionisti. Una lettera nella quale il numero uno della grande banca di investimento ha affrontato anche altri temi, tra cui quello dell’intelligenza artificiale.

L’EFFETTO DEI TASSI ELEVATI

Se i tassi a lungo termine salissero oltre il 6% e questo aumento fosse accompagnato da una recessione, ci sarebbe molto stress, non solo nel sistema bancario – ha scritto Dimon – Siamo preparati per una forchetta molto ampia sui tassi d’interesse, dal 2% all’8% o persino di più, con una forchetta altrettanto ampia sull’economia, da una forte crescita con un’inflazione moderata a una recessione con l’inflazione o una stagflazione“. Dimon avverte che un aumento di 2 punti percentuali dei tassi riduce essenzialmente del 20% il valore della maggior parte degli asset finanziari. Nella stessa lettera, il numero uno di JP Morgan aggiunge che alcuni asset immobiliari, in particolare gli immobili ad uso ufficio, “potrebbero valere ancora meno a causa degli effetti della recessione e dell’aumento dei posti vacanti. Ricordate anche che gli spread di credito tendono ad allargarsi, a volte in modo drammatico, in caso di recessione“…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.