Obbligazionario, dopo marzo aumenta l’attesa che la Bce tagli per prima

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Wellington Management fa il punto sulle determinanti che hanno mosso i mercati obbligazionari in un commento di Marco Giordano. Perché i titoli di Stato di Italia e Spagna hanno performato meglio in Ue

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A parte alcune eccezioni significative, la maggior parte delle banche centrali ha deciso di tenere i tassi invariati a marzo. La Fed prevede che l’inflazione continuerà a diminuire, e i mercati che anticipano tre tagli entro fine dell’anno, dopo che Powell e il membro del board Waller hanno inviato messaggi più cauti, sottolineando l’economia robusta. Anche BCE e Bank of England hanno optato per tassi fermi, mentre inaspettatamente, la Banca Nazionale Svizzera ha sorpreso con un taglio di 25 punti base, convinta che l’inflazione si sia attenuata, provocando un nuovo deprezzamento del franco.

I FUTURES SCONTANO LA BCE PRIMA DELLA FED

Wellington Management, in un commento sui driver dei mercati obbligazionari a marzo dell’Investment Director Marco Giordano, segnala che un’inflazione europea in calo più rapido che in USA induce i mercati dei futures a scontare un taglio della BCE prima della Fed. Proseguendo nella sua panoramica, l’esperto di Wellington aggiunge che Banco de México è stata l’ultima dopo Brasile, Cile e Colombia a iniziare il ciclo di riduzione dei tassi e potrebbe seguire l’esempio delle altre allentando ancora, il che potrebbe indicare un cambio di rotta per il Peso messicano, una delle valute con le migliori performance globali e molto apprezzata dai mercati negli ultimi due anni…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.