LGIM: il taglio della Bce a giugno è lo scenario più probabile

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Un commento di Simon Bell, Fund Manager per l’Active Fixed Income, sottolinea che è ora più cruciale che mai l’arrivo di dati positivi, che indichino un’inflazione convergente verso gli obiettivi prefissati

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Nessuna novità nella politica monetaria, ma un’affermazione che lascia presagire un atteggiamento più distensivo. Così Simon Bell, Fund Manager per l’Active Fixed Income di Legal & General Investment Management (LGIM), riassume quanto emerso dal meeting della BCE, sottolineando le parole della presidente Christine Lagarde: “Se le prospettive del Consiglio circa l’andamento dell’inflazione, le dinamiche dell’inflazione sottostante e l’impatto dei provvedimenti presi dovessero migliorare a tal punto da aumentare la speranza di una convergenza verso gli obiettivi prefissati, allora sarebbe opportuna la riduzione delle attuali restrizioni della politica monetaria”.

ABBANDONATE LE PRECEDENTI POSIZIONI DI NEUTRALITÀ

L’esperto di LGIM osserva che la BCE ha abbandonato le sue precedenti posizioni di neutralità sintetizzate nella formula “Mantenere il livello attuale per un periodo sufficientemente lungo”, senza però impegnarsi formalmente per un taglio dei tassi a giugno. Ma allo stesso tempo ha dato un segnale forte quando ha fatto riferimento ai dati futuri, facendo intuire che, se questi si dovessero dimostrare in linea con le aspettative, allora il taglio ci sarà davvero…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.