Wall Street si prepara al test dei Big Tech, si tiene a sana distanza dalla geopolitica

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Arrivano le trimestrali di Tesla, Meta, Alphabet e Microsoft con l’S&P 500 sempre al traino, occhio anche ai 2 Magnifici Piccoli del Russel. L’escalation al rallentatore in Medioriente non scuote i nervi

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L’escalation al rallentatore tra Iran e Israele in Medioriente, mentre anche sul fronte ucraino prevale un’apparente calma gelida, tipo quella prima della tempesta, non ha scosso più di tanto i nervi degli investitori, indicando che a Wall Street non c’è nessuna bolla pronta a esplodere. Lo scrive sul WSJ James Mackintosh sottolineando i movimenti contenuti e presto rientrati sul mercato del petrolio dopo l’attacco di Teheran, seguito poi dalla rappresaglia “morbida” di Tel Aviv. Il columnist del Journal cita il sentiment “Orso” che viaggia ai minimi da una ventina d’anni nelle newsletter agli investitori, come si vede nel grafico, avvertendo che un eccesso di ottimismo può anche essere un segnale di allarme. Per invitare alla cautela sul rischio di escalation geopolitica Mohamed El-Erian, Presidente del Queens’ College di Cambridge e advisor di Allianz e Gramercy, sul FT ricorre invece al paradosso della “rana bollita a fuoco lento”, che si accorge del rischio mortale solo quando è troppo tardi.

ORSI (%) IN LETARGO NELLE NEWSLETTER AGLI INVESTITORI (RECESSIONI IN GRIGIO)

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.