Ethereum e gli ETF: Standard Chartered è ancora ottimista

Standard Chartered rimane fiduciosa su Ethereum nonostante i ritardi negli ETF: analisi approfondita sul futuro degli asset digitali.

Ethereum e gli ETF: Standard Chartered è ancora ottimista
2' di lettura

Sebbene gli investitori che cercano un modo semplice per entrare in Ethereum (CRYPTO:ETH) tramite gli ETF debbano ancora aspettare, la banca d’investimento Standard Chartered rimane ottimista sul futuro degli asset digitali.

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Cosa è successo

Nonostante la revisione della precedente tempistica di maggio per l’approvazione degli ETF su Ether negli Stati Uniti, la banca ritiene che il mercato sia ben posizionato per un rimbalzo, ha riferito Coindesk. Il mercato di previsione Polymarket assegna solo una possibilità del 16% per l’approvazione di Ethereum entro il 31 maggio.

Ostacoli e opportunità per le criptovalute

Geoff Kendrick, analista di Standard Chartered, che in precedenza aveva previsto un’approvazione il 23 maggio per gli ETF spot su Ether, ha messo in evidenza diverse sfide che riguardano gli asset digitali.

“La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha preso di mira la finanza decentralizzata (DeFi) citando in giudizio Uniswap, i rendimenti dei titoli del tesoro statunitensi sono aumentati, i tagli dei tassi della Federal Reserve sono stati rimandati e BTC ed ETH – in quanto asset rischiosi – sono stati abbassati dall’escalation del conflitto in Medio Oriente”, ha dichiarato Kendrick in un report di ricerca.

Questa serie di fattori negativi ha attenuato le prospettive immediate dell’integrazione di Ethereum nei prodotti finanziari tradizionali.

Nonostante queste battute d’arresto, Standard Chartered rimane ottimista sul futuro degli asset digitali.

La banca rassicura sul fatto che il peggio potrebbe essere passato per i mercati, affermando: “Le cattive notizie sono già state prezzate per il bitcoin ed ether e si prevede che i fattori strutturali positivi prenderanno di nuovo il sopravvento”.

La banca mantiene un obiettivo di prezzo rialzista per la fine dell’anno di 150.000 dollari per il Bitcoin e di 8.000 dollari per Ether, che al momento del report erano scambiati rispettivamente a 66.800 dollari e a 3.237 dollari.

Perché è importante

Il report ha anche rilevato significativi aggiustamenti del mercato, citando la più grande liquidazione giornaliera di posizioni lunghe con leva nel mercato dei futures del Bitcoin dall’ottobre 2023, avvenuta il 13 aprile in risposta alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

Questo evento ha rimosso 261 milioni di dollari dal mercato, segnalando un posizionamento di mercato “molto più pulito” in futuro.

Inoltre, l’ondata iniziale di afflussi negli ETF spot su Bitcoin è rallentata, influenzata da fattori macroeconomici come l’aumento dei rendimenti dei titoli del tesoro statunitensi e le continue tensioni geopolitiche.

Mentre la prima ondata di acquisti di ETF sembra essere in gran parte completata, si prevede l’integrazione di questi fondi in fondi macro più ampi, anche se questa transizione potrebbe richiedere del tempo.

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Immagine: Pixabay