La crescita USA deve molto all’immigrazione, tema cruciale alle presidenziali

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Alexis Bienvenu, Fund Manager di La Financière de l’Échiquier, ritiene che le indicazioni in materia del voto di novembre saranno importanti per il destino dell’economia americana e anche di quella globale

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Da anni la forza dell’economia USA non smette di sorprendere, e dopo una solida crescita del 2,5% nel 2023, le aspettative per il 2024, oggetto di costanti revisioni al rialzo, si attestano al 2,4%, mentre delude la crescita di Europa e Cina. Tra le spiegazioni, le più ampiamente riconosciute sono l’elevata produttività, l’innovazione digitale, gli stimoli fiscali, la flessibilità del mercato del lavoro, la propensione ai consumi. Ma si rivela più controverso l’impatto dell’immigrazione, sia legale che non. Le presidenziali USA si giocheranno in parte su questo argomento divisivo che, secondo un recente sondaggio Gallup, è in cima alle preoccupazioni degli americani da tre mesi.

MENO IMMIGRATI UGUALE MENO CRESCITA

Lo evidenzia un commento su sogno americano e peso dell’immigrazione di Alexis Bienvenu, Fund Manager di La Financière de l’Échiquier, secondo cui i dati economici sono inequivocabili: senza immigrazione, il miracolo americano svanirebbe. Secondo il Census Bureau, infatti, la popolazione diminuirebbe immediatamente, limitando il potenziale di crescita potenziale, come in Giappone, Germania, Italia, Cina e forse presto anche in Francia, visto il recente crollo della natalità…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.