Paesi emergenti, potenziale positivo nel mercato azionario

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abrdn, in un’analisi di Devan Kaloo, Global Head of Equities, sottolinea i fattori a supporto: un nuovo ciclo di investimenti con India in prima fila, transizione green, e fiducia nel miglioramento della Cina

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Dopo due anni consecutivi di sottoperformance dell’azionario emergente, oggi lo sconto rispetto a quello dei mercati sviluppati è sostanziale, e guardando al futuro tre aspetti chiave supportano un outlook positivo: tagli anticipati dei tassi da parte delle banche centrali, un nuovo ciclo di investimenti guidato dalla tecnologia con l’India in prima fila, rinnovata fiducia nell’economia cinese supportata dai consumi. Devan Kaloo, Global Head of Equities di abrdn, sottolinea in un commento che i Mercati Emergenti rappresentano un’asset class da non trascurare, perché, nonostante i detrattori, continuano a mostrare un potenziale significativo per il secondo trimestre dell’anno e oltre.

INFLAZIONE AL PICCO AIUTA I TAGLI DEI TASSI

L’esperto di abrdn rileva in primo luogo che con l’inflazione vicina al picco in molti emergenti, le banche centrali di paesi come Polonia, Brasile e Cile, hanno iniziato a tagliare i tassi prima della Fed, il che dovrebbe supportarne le economie. Secondo Kaloo l’attuale differenziale dei tassi indica che gli utili emergenti potrebbero superare quelli dei mercati sviluppati nel prossimo anno, anche perché dopo la pandemia i bilanci delle aziende sono rafforzati, mentre le valutazioni sono già basse, lasciando spazio per una possibile significativa rotazione verso questi mercati. Un approccio selettivo dovrebbe favorire un divario tra aziende più forti e più deboli, con un investimento sulla qualità…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.