Piazza Affari in caduta libera con le banche italiane sotto pressione

Piazza Affari in calo, mentre le banche italiane lottano contro le aspettative di tassi elevati e un clima economico incerto.

2' di lettura

Le principali borse europee, inclusa Piazza Affari, hanno aperto in calo. Il Ftse Mib è sceso dello 0,9% a circa 34.150 punti. Particolarmente colpite sono le Banche, con Banca Popolare di Sondrio (-2,4%), Mps (-2%), Banco Bpm (-1,9%) e Bper (-1,8%) in forte ribasso.

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Cosa è successo

I dati economici statunitensi di ieri hanno rafforzato le aspettative di tassi di interesse elevati per un periodo più lungo. Ora i trader prevedono un taglio di 25 punti base solo nella riunione della Fed di dicembre, rispetto alla precedente stima di novembre. Questa dinamica ha ridotto l’interesse per gli asset rischiosi, nonostante i risultati positivi di Nvidia (NASDAQ:NVDA).

In mattinata, il PIL tedesco ha confermato una crescita dello 0,2% nel primo trimestre dell’anno, dopo un calo dello 0,5% alla fine del 2023. Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio hanno deluso le aspettative, peggiorando ulteriormente il sentiment del mercato. Oggi sono attesi i dati statunitensi sugli ordini di beni durevoli e sulla fiducia dei consumatori.

I rendimenti obbligazionari sono rimasti stabili dopo il balzo di ieri, con lo spread Btp-Bund intorno a 130 punti base, il decennale italiano al 3,89% e il Bund al 2,59%. Tra le materie prime, l’oro si mantiene intorno a 2.340 dollari l’oncia, mentre il Brent è sceso a circa 81 dollari al barile in vista della riunione dell’Opec+ del 1° giugno. Sul Forex, il cambio euro/dollaro è stabile intorno a 1,082 e il dollaro/yen sopra 157 dopo il rallentamento dell’inflazione giapponese.

Perché è importante

La situazione attuale delle borse europee, e in particolare di Piazza Affari, riflette un contesto economico globale complesso. La recente decisione della Federal Reserve di mantenere i tassi di interesse elevati fino a dicembre ha avuto un impatto significativo sui mercati. Questo ha portato a una diminuzione dell’appetito per gli asset rischiosi, influenzando negativamente le banche italiane.

Inoltre, i dati economici contrastanti provenienti dall’Europa, come la crescita del PIL tedesco e le deludenti vendite al dettaglio nel Regno Unito, hanno ulteriormente aggravato il sentiment negativo. La stabilità dei rendimenti obbligazionari e la fluttuazione dei prezzi delle materie prime, come l’oro e il petrolio, indicano un mercato in attesa di ulteriori sviluppi economici globali.

Infine, la riunione dell’Opec+ prevista per il 1° giugno potrebbe influenzare ulteriormente i mercati, in particolare il prezzo del petrolio. Gli investitori stanno monitorando attentamente questi eventi per capire come potrebbero influenzare le loro strategie di investimento a breve e lungo termine.


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