L’Europa al bivio delle alleanze economiche

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Il Vecchio Continente cerca di diversificare gli sbocchi, aggrappato a situazioni sempre mutevoli verso Oriente e con gli ex-partner in Africa

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Punto A. Punto B.

Prendiamo un pezzo di carta, non importa la dimensione. Stendiamolo su un tavolo, appiccichiamolo a un muro o teniamolo a mezz’aria. Matita alla mano, avviciniamo il nero della grafite al bianco del foglio.

Punto A: dove comincia tutto, il luogo cardine, l’inizio del percorso. Punto B: l’arrivo, o forse solo la prima tappa di un viaggio più lungo. Ora tiriamo il proverbiale filo rosso.

Una semplice linea? O una serie di trame che nascondono tra le loro setole tanti chilometri, tantissimi anni di storia e ancora più accordi e disaccordi commerciali?

Forse più la seconda opzione. Anche perché di fili rossi su quel foglio ne viaggiano ben due. Il Punto A è lo stesso, ma ora si è aggiunto anche un Punto C.

Quale direzione prenderà il nostro cartografo? Noi abbiamo il lusso di poter osservare dall’alto, con una View di tutto rispetto. Anzi, una Sunday View.

E ora si comincia.

MATERIE PRIME VECCHIE O NUOVE?

Uranio e dati. Due nomi caldi, caldissimi, al centro degli interessi di mezzo mondo. Il primo serve ad alimentare le centrali nucleari, mentre i secondi ormai servono pure per comprare il pane. Per quanto riguarda l’uranio, uno dei maggiori paesi esportatori è il Niger, e il suo maggior importatore era la Francia. Avete letto bene: “era”. I nostri cugini transalpini e le loro 56 centrali nucleari – seconde solo alle 93 negli Usa – dovranno iniziare a fare a meno della materia prima africana, dato che la giunta militare che ha preso in mano il Paese un anno fa sembra non gradire più la presenza del drapeau français, in favore di Cina e Russia. Questi due – guarda caso i terzi e i quarti in classifica per centrali nucleari dopo la Francia – hanno giocato le loro carte migliori: tanti Yen i primi, alleanze politiche e risorse militari i secondi. Poi non stupiamoci se in Niger si vedono più Byd che Peugeot…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.