Finora l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha subito un duro colpo da inizio anno; la crescita negativa del PIL statunitense nel primo trimestre ha fatto temere sempre più gli investitori che l’inflazione e l’aggressiva politica di restringimento monetario della Federal Reserve possano spingere l’economia USA in recessione.
Questa settimana l’economista di Bank of America Aditya Bhave ha dichiarato che, nonostante la volatilità del mercato, gli strumenti di apprendimento automatico della banca suggeriscono che l’economia degli Stati Uniti è ancora in forte espansione.
L’economia USA è ancora fiorente?
Bank of America applica la tecnologia di apprendimento automatico a più di 120 dati economici mensili per determinare in quale fase del ciclo economico si trova l’economia.
A marzo 2022 l’indicatore dei cicli economici della banca indicava che l’economia era ancora nella fase di “boom”.
Bhave ha detto che l’ultima lettura è coerente con la sua convinzione che il calo dell’1,4% del PIL statunitense nel primo trimestre sia stato semplicemente un’anomalia; l’analista ha spiegato che i principali indicatori economici sottostanti, come la spesa dei consumatori, gli investimenti residenziali e gli investimenti fissi non residenziali sono tutti cresciuti in modo rilevante dall’estate del 2021.
Basso rischio di recessione
Bhave ha affermato che, sebbene il consumo di beni reali sia in calo, negli ultimi mesi sono aumentati la spesa e i servizi al consumo.
“In sintesi, la nostra analisi dei big data sottolinea la nostra opinione secondo cui i rischi di recessione sono bassi al momento. Ma restiamo molto più preoccupati per il 2023″, ha detto.
L’impatto complessivo degli aumenti dei tassi della Federal Reserve inizierà a pesare seriamente su alcune parti dell’economia entro l’inizio del prossimo anno, ha affermato Bhave. Bank of America prevede che la Fed raggiungerà il suo intervallo target terminale di tassi di interesse compreso tra il 3,25% e il 3,5% nel maggio 2023; tuttavia Bhave ha affermato che esiste il rischio reale che la Fed sia costretta ad alzare molto più in alto i tassi per tenere l’inflazione sotto controllo.
Il punto di vista di Benzinga
I dati di Bank of America suggeriscono che non c’è ancora motivo per gli investitori di suonare il campanello d’allarme sull’economia statunitense.
Tuttavia, ogni mese di inflazione elevata e ogni successivo rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve aumenta la probabilità che a un certo punto arrivi una recessione entro la fine del 2023.
Tieniti aggiornato su tutte le ultime notizie e le idee di trading seguendo Benzinga Italia su Twitter.