Il tredicesimo Global Wealth Report del Credit Suisse Research Institute mette in rilievo l’effetto del calo del valore degli asset e del dollaro forte. Risparmio delle famiglie italiane sceso dal 17,4% al 15,2% nel 2021
Nel 2021 la ricchezza globale aggregata è cresciuta del 12,7%, un tasso annuo mai registrato prima, mentre nel 2022 l’inflazione, l’aumento dei tassi e il calo del valore degli asset potrebbero invertire la tendenza. Il 2021 è stato molto positivo per la ricchezza delle famiglie, grazie all’apprezzamento delle azioni e al contesto favorevole delle banche centrali nel 2020, mentre l’aumento dei tassi nel 2022 ha già avuto un effetto negativo su obbligazioni e azioni e probabilmente condizionerà gli investimenti in attività non finanziarie. Inflazione e tassi più elevati potrebbero rallentare la crescita della ricchezza nel breve periodo, anche se il PIL aumentasse al ritmo piuttosto rapido atteso per il 2022.
ZOOM SULL’ITALIA
Sono le principali indicazioni del tredicesimo Global Wealth Report del Credit Suisse Research Institute, illustrato alla stampa in una conferenza virtuale, che in uno ‘zoom’ sull’Italia rileva la ripresa post pandemia con un PIL cresciuto del 6,6% e che secondo le recenti previsioni nel 2022 dovrebbe tornare circa al livello del 2019. L’impatto del covid sulla disoccupazione è stato trascurabile, nel 2019-2020 con un tasso medio al 13,8% sia nel 2019 che nel 2020, sceso nel 2021 al 13,1%. Il risparmio lordo delle famiglie è sceso dal 17,4% del PIL del 2020 al 15,2% del 2021 quando a fine anno la ricchezza per adulto era pari a 231.323 dollari con un aumento medio nel periodo 2000-2021 del 3,1% rispetto al 5,2% in Spagna…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.