I gruppi medici sostituiscono una dichiarazione di consenso superata che limita eccessivamente l’accesso alla moderna chirurgia per la perdita di peso
NEWBERRY, Florida, 22 ottobre, 2022 /PRNewswire/– Due delle principali autorità mondiali in materia di chirurgia bariatrica e metabolica hanno pubblicato nuove linee guida cliniche basate su prove. Tra le numerose raccomandazioni, le nuove linee guida ampliano l’idoneità del paziente alla chirurgia per la perdita di peso e promuovono la chirurgia metabolica per i pazienti affetti da diabete di tipo 2 a partire da un indice di massa corporea (IMC) di 30, una misura del grasso corporeo basata su altezza e peso della persona che rientra tra i vari importanti criteri di screening per l’intervento chirurgico.
Le linee guida ASMBS/IFSO sulle indicazioni per la chirurgia metabolica e bariatrica – 2022, pubblicate online oggi sulle riviste, Surgery for Obesity and Related Diseases (SOARD) e Obesity Surgery, sono destinate a sostituire una dichiarazione di consenso sviluppata dal National Institute of Health (NIH) più di 30 anni fa, che stabiliva gli standard a cui la maggior parte delle compagnie assicurative e dei medici si affida ancora per prendere decisioni su chi dovrebbe sottoporsi alla chirurgia per la perdita di peso, a quale intervento e quando effettuarlo.
L’American Society for Metabolical and Bariatric Surgery (ASMBS) è il più grande gruppo di chirurghi bariatrici e professionisti sanitari integrati negli Stati Uniti mentre l’International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders (IFSO) rappresenta 72 associazioni e società nazionali in tutto il mondo.
“La dichiarazione di consenso del NIH del 1991 sulla chirurgia bariatrica ha svolto un ruolo prezioso per un certo periodo di tempo, ma dopo oltre tre decenni e centinaia di studi di elevato livello qualitativo, tra cui studi clinici randomizzati, non riflette più le migliori pratiche e non è pertinente alle procedure moderne né all’attuale popolazione di pazienti”, ha dichiarato Teresa LaMasters, MD, Presidente di ASMBS. “È giunto il momento di cambiare mentalità e prassi per il bene dei pazienti. Abbiamo atteso anche troppo”.
Nella dichiarazione di consenso del 1991, la chirurgia bariatrica era stata limitata a pazienti con un IMC di almeno 40 o con un IMC superiore a 35 e almeno una patologia correlata all’obesità, come ipertensione o cardiopatia. Non conteneva alcun riferimento alla chirurgia metabolica per il diabete né alle tecniche e alle procedure laparoscopiche emergenti che sarebbero diventate fondamentali e avrebbero reso la chirurgia bariatrica sicura quanto gli interventi comuni, come la colecistectomia, l’appendicectomia e la sostituzione del ginocchio, o persino più sicura. La dichiarazione raccomandava inoltre di evitare la chirurgia nei bambini e negli adolescenti, anche in caso di IMC superiore a 40, perché non era stata studiata a sufficienza.
Nuovi standard di selezione del paziente — I tempi sono cambiati
Le linee guida ASMBS/IFSO ora raccomandano la chirurgia metabolica e bariatrica per le persone con un IMC pari o superiore a 35 “indipendentemente dalla presenza, assenza o gravità delle patologie legate all’obesità”. Raccomandano inoltre di prenderla in considerazione per le persone con un IMC compreso tra 30 e 34,9 e una malattia metabolica nonché per “bambini e adolescenti adeguatamente selezionati”.
Anche in assenza di malattie metaboliche, le linee guida affermano che la chirurgia per la perdita di peso dovrebbe essere valutata a partire da un IMC pari a 30 per le persone che tramite i metodi non chirurgici non raggiungono una perdita di peso sostanziale e duratura o un miglioramento della patologia correlata all’obesità. È stato inoltre raccomandato che le definizioni di obesità che utilizzano le soglie standard dell’IMC vengano adeguate per popolazione e che gli individui asiatici prendano in considerazione la chirurgia bariatrica a partire da un IMC di 27,5.
Livelli più elevati di sicurezza ed efficacia per la moderna chirurgia bariatrica
Le nuove linee guida ribadiscono che “la chirurgia metabolica e bariatrica è attualmente il trattamento più efficace basato su prove per l’obesità in tutte le classi dell’IMC” e che “studi con follow-up a lungo termine, pubblicati nei decenni successivi alla dichiarazione di consenso del NIH del 1991, hanno costantemente dimostrato che la chirurgia metabolica e bariatrica produce risultati superiori in termini di perdita di peso rispetto ai trattamenti non chirurgici”.
Si osserva inoltre che diversi studi hanno dimostrato un miglioramento significativo della malattia metabolica e una diminuzione della mortalità complessiva dopo l’intervento chirurgico e che “gli interventi chirurgici più vecchi sono stati sostituiti da interventi più sicuri ed efficaci”. Due procedure laparoscopiche, lo sleeve gastrico e il bypass gastrico Roux-en-Y (RYGB), rappresentano ora circa il 90% di tutte le operazioni eseguite in tutto il mondo.
La percentuale della popolazione mondiale dei pazienti idonei che riceve interventi chirurgici per la perdita di peso in un determinato anno è all’incirca dell’1-2%. Secondo gli esperti, la dichiarazione di consenso eccessivamente restrittiva del 1991 ha contribuito a limitare l’uso di questo trattamento ormai comprovato, sicuro ed efficace. A livello globale, nel 2016 gli adulti che soffrivano di obesità erano 650 milioni: parliamo di circa il 13% della popolazione adulta mondiale. La CDC riferisce che oltre il 42% degli americani soffre di obesità, il tasso più alto mai registrato negli Stati Uniti.
“Le linee guida ASMBS/IFSO offrono un reset importante per quanto riguarda il trattamento dell’obesità”, ha dichiarato Scott Shikora, MD, Presidente dell’IFSO. “Compagnie assicurative, decisori politici, operatori sanitari e pazienti dovrebbero prestare molta attenzione e impegnarsi per rimuovere le barriere e la mentalità obsoleta che impediscono l’accesso a uno degli interventi più sicuri, efficaci e studiati in medicina”.
Le linee guida ASMBS/IFSO rappresentano solo le ultime di una serie di nuove raccomandazioni da parte di gruppi medici che richiedono un uso più ampio della chirurgia metabolica. Nel 2016, 45 società professionali, tra cui l’American Diabetes Association (ADA), hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si afferma che la chirurgia metabolica dovrebbe essere considerata per i pazienti affetti da diabete di tipo 2 e un IMC tra 30,0 e 34,9 se, nonostante il trattamento ottimale con farmaci orali o iniettabili, l’iperglicemia non rimane adeguatamente sotto controllo. Questa raccomandazione è inclusa anche negli “Standard di assistenza medica per il diabete – 2022” dell’ADA.
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