Lunedì l’indice di riferimento di Hong Kong, ossia il listino Hang Seng, è sceso al di sotto dei 15.000 per la prima volta dall’aprile 2009 mentre gli investitori hanno continuato a fuggire dai titoli della Cina continentale a seguito dello storico consolidamento del potere del presidente Xi Jinping.
Cosa è successo
Il famoso investitore di The Big Short Michael Burry ha twittato la sua opinione sull’indice, spiegando come le valutazioni di Hang Seng siano diminuite significativamente rispetto ai dati del 1997. Burry ha infatti osservato che l’indice Hang Seng ha recentemente raggiunto livelli simili a quelli di 25 anni fa; tuttavia, le valutazioni sono diminuite considerevolmente con gli utili scesi a sette volte, rispetto a 25 volte all’epoca, nonostante l’aumento del PIL di 18 volte.
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Ha inoltre osservato che nel tempo sono diminuiti anche altri parametri di valutazione, come il rapporto valore-vendita aziendale e il valore contabile tangibile.
“Ti presento il nuovo capo, che è il vecchio capo. L’Hang Seng ha recentemente raggiunto i livelli del 1997. Ossia di 25 anni fa. Eppure il PIL si è moltiplicato 18 volte in quel periodo. Le valutazioni del 1997 erano 20 volte gli utili, 10 volte i veicoli elettrici per le vendite, 3 volte i libri tangibili. Ora siamo a 7/1/1. Nota: 3 degli ultimi 4 Premier hanno servito 3 mandati”, ha twittato Burry.
L’Hang Seng ha perso quasi il 33% dall’inizio dell’anno. Le principali società cinesi quotate negli Stati Uniti come Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA), Tencent Holdings (OTC:TCEHY), Nio Inc (NYSE:NIO), Xpeng Inc (NYSE:XPEV) tra le altre, hanno perso brillantezza anche nella disfatta di mercato di quest’anno.
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Il leggendario investitore, che ha scommesso contro il mercato immobiliare in vista della crisi finanziaria del 2008, ha regolarmente espresso la sua opinione sui mercati e sugli investimenti.
Il 3 ottobre, Burry ha criticato gli investimenti passivi affermando che si sono costantemente gonfiati nell’ultimo decennio e l’unico modo per uscire dal «teatro sovraffollato» è «calpestarsi a vicenda».
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