Venerdì la Cina ha presentato una proposta in 12 punti per porre fine al conflitto in Ucraina, proponendo un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia e un graduale rientro della situazione alla normalità che aprirà la strada alla fine della guerra di Vladimir Putin.
Cosa è successo
La proposta di pace della Cina, presentata in occasione del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, sostiene diverse misure, tra cui la cessazione delle sanzioni occidentali contro la Russia, la creazione di percorsi di evacuazione civile attraverso corridoi umanitari e l’attuazione di misure per garantire l’esportazione di grano, hanno riferito i media statali.
«Il conflitto e la guerra non giovano a nessuno», ha riferito il ministero in un comunicato.
«Tutte le parti devono rimanere razionali ed esercitare moderazione, evitare di alimentare le fiamme e aggravare le tensioni e impedire che la crisi peggiori ulteriormente o addirittura vada fuori controllo», afferma il documento.
«Tutte le parti dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina nel lavorare nella stessa direzione e nel riprendere il dialogo diretto il più rapidamente possibile, in modo da ridurre gradualmente la situazione e infine raggiungere un cessate il fuoco a livello globale».
Il piano proposto ribadisce le posizioni storiche della Cina, tra cui quella di garantire efficacemente la «sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale» di tutti i paesi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, prima della pubblicazione del documento giovedì, ha dichiarato di non aver visto un piano di pace da Pechino ma di voler incontrare la Cina sulla loro proposta prima di valutarla.
«Penso che in generale sia un fatto molto positivo che la Cina abbia iniziato a parlare dell’Ucraina e abbia inviato alcuni segnali», ha detto Zelensky.