Nell’analisi di Kirstie Spence, Portfolio Manager di Capital Group, si analizzano le possibili prospettive e opportunità che potrebbero essere colte dagli investitori con i bond dei Paesi emergenti
Il 2022 è stato un anno difficile per il reddito fisso in generale, compreso il debito dei mercati emergenti, in un contesto di inflazione elevata e aggressivi rialzi dei tassi ad opera delle banche centrali. Nonostante il possibile perdurare delle incertezze nel 2023, i rendimenti iniziali di oggi offrono un interessante punto di ingresso per gli investitori di lungo periodo.
MERCATI EMERGENTI
Per definizione, il debito dei mercati emergenti è un segmento rischioso del reddito fisso e sebbene rimangano penalizzati dal contesto globale, i fondamentali macroeconomici relativamente robusti dei principali Paesi, a cui si aggiungono elevati rendimenti iniziali e tassi di cambio sottovalutati nell’ambito dei titoli in valuta locale, dovrebbero fornire un cuscinetto in caso di inasprimento della volatilità. È inoltre utile ricordare che nonostante l’attuale volatilità nei mercati possa apparire difficile da gestire, il debito dei ME si è evoluto fino a divenire un universo ampio e diversificato. Come avvenuto dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, gli investitori possono affrontare l’attuale volatilità nel settore bancario tramite una rotazione dei propri portafogli verso aree geografiche meno interessate…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.