I viaggiatori devono fare i conti con l’inflazione e per le vacanze scelgono nuove mete straniere, per spendere meno, come Albania e Montenegro ma anche Tunisia e Giappone
L’estate 2023 doveva essere dei record, ma il turismo frena. La grande ripresa, soprattutto in Italia, non c’è. Tutta colpa dei prezzi, sempre più proibitivi, che pesano sull’estate delle famiglie italiane. Caro ombrelloni, caro voli, caro ristorante, insomma tutto costa troppo. Federturismo registra un calo anche del 30% della domanda verso alcune destinazioni in Italia. Niente sold out quest’anno.
CALI FINO AL 30%
Il mare resta la meta preferita degli italiani, anche se la montagna quest’anno cresce (+2%) nelle preferenze dei vacanzieri. Le città d’arte reggono ma alcune mete turistiche hanno fatto registrare un calo significativo delle visite, tra il 20 e il 30%. Le località italiane sono sempre preferite rispetto a quelle estere, anche se sta crescendo l’interesse per mete con prezzi più alla portata…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.